Il comizio del 7 giugno 1984 fu l’ultimo che Enrico Berlinguer poté tenere. Colpito da ictus lo portò a termine con fatica. A partire dalle immagini di quella sera si seguono i giorni dell’agonia interpolandoli con brani di discorsi tenuti in precedenza su varie tematiche. Si giunge poi alla camera ardente e ai funerali che videro due milioni di persone presenti (MyMovies.it)
Nell’arco di 4 serate, dal 4 al 7 Settembre, nel Giardino della Sezione Sarda della Biblioteca Satta si terrà la rassegna cinematografica
“Terra e libertà”
Il programma prevede la proiezione dei lungometraggi di Peter Marcias, Enrico Pau e Monica Dovarch e di tre cortometraggi, rispettivamente di Simone Contu, Vittoria Soddu e Sergio Scavio.
Come suggerito dal titolo della rassegna, ispirato al celebre film del grande cineasta britannico Ken Loach, il tema che accomuna i film in programmazione è il legame tra l’uomo e la propria terra che solo se coltivato e difeso, può garantire prosperità e sicurezza a ciascun individuo e alla comunità insieme. La distruzione della natura e del diritto al lavoro, la violenza, il nichilismo e la perdita di memoria storica, sono i pericoli del nostro tempo che rischiano di corrodere e vanificare gli sforzi e i sacrifici fatti fino a questo momento per migliorare la qualità della nostra vita e del mondo che abitiamo.
Gli autori saranno presenti alle proiezioni. Inoltre, la sera del 4 interverrà nel dibattito seguente il film un rappresentante del Comitato Nuorese Contro la Speculazione Energetica.
Ogni sera verrà messo a disposizione del pubblico un banchetto per la raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare contro la speculazione energetica “Pratobello ’24”.
La direzione artistica della rassegna è del regista nuorese Francesco Pirisi.
“Bakis Beks, rapper con 20 anni di carriera, dopo aver cantato in pubblico una canzone che denuncia lo sfruttamento militare della Sardegna da parte dello St4to italiano e della N4TO, viene indagato e condannato a sua insaputa per oltraggio a pubblico ufficiale. . . .
Chissà quanti casi di repressione della libertà d’espressione ci sono stati, quanti abusi di potere, di cui non si parla o si fa finta di non vedere. Come se fossero tanti elefanti ad affollare una stanza. Quello che è successo al protagonista di questo film, Bakis Beks, è uno di questi e noi lo abbiamo raccontato.
Nel 2018 cantò in pubblico una canzone che denuncia lo sfruttamento militare della Sardegna da parte della N4TO e dello St4to italiano. Dopo l’esibizione, per due anni, lui e altre tre persone del pubblico furono indagate e condannate a loro insaputa. Venne emanato un decreto penale di condanna nei loro confronti per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale. Solo nel 2020 vennero a conoscenza di questa operazione contro di loro. Per impedire che il decreto divenisse esecutivo si opposero in tribunale.
Quando uscì la notizia, nacque l’idea di questo film.”
“Le jardin au fond de la mer” è l’ultimo progetto del gruppo cameristico Cordas et Bentu Duo (Francesca Apeddu, flautista e Maria Luciani, chitarrista), formatosi nel 2013. Nel loro palmares un incredibile numero di primi premi conseguiti in concorsi nazionali e internazionali, nonché una intensa attività concertistica in Italia, Spagna, Germania, Svizzera e Croazia, che le ha portate a diventare un punto di riferimento tra i giovani cameristi italiani. Il disco è stato registrato nell’estate del 2021 nella Parrocchia di San Pietro Apostolo a Torralba a cura di Fabio Selis. Marti Jane Robertson è l’ingegnera del suono e Jeremia Elena è autrice della copertina del disco.
Venerdì 18 novembre 2022, alle 19.00, presso l’auditorium della Biblioteca Satta andrà in scena lo spettacolo teatrale
Deledda’s Revolution
Grazia e Santus, due fratelli, due destini
di Antonio Mocciola, con Luca Pala e Valeria Bertani, regia Diego Galdi
L’iniziativa in collaborazione con il Consorzio Satta si svolge nell’ambito di “Itinerari deleddiani 2.0” progetto della Cooperativa per i servizi bibliotecari di Nuoro finanziato nell’ambito del POR Sardegna F.E.S.R. 2014/2020, Bando CultureLab.
La rivoluzione dei Deledda: quella di Grazia, riuscita. Quella di Santus, fallita. Destino opposto per due fratelli anomali, nati in una Sardegna ottocentesca e lontanissima da tutto. Lei, divorata dal sacro fuoco dell’arte e dell’ambizione, donna osteggiata da tutti ma capace di arrivare sul tetto del mondo, contro ogni pronostico. Lui, primogenito e coccolato da tutti, ma vinto dall’alcolismo e da un amore – scandaloso -non ricambiato, e al cui fallimento non resiste.
Entrambi accomunati dalla stessa ferita. Ferita reale, fisica, bruciante. Lui sul braccio, lei sulla guancia. Avranno il tempo di accettarla, ma non di guarirla.
Luca Pala, nuorese doc proprio come tutti i Deledda, porta per la prima volta sul palco la controversa figura di Santus, fratello della celebre Grazia, premio Nobel per la Letteratura 1926, e qui interpretata da Valeria Bertani.
Il testo di Antonio Mocciola e la regia di Diego Galdi scavano in aspetti inediti di una vicenda letteraria e umana troppo poco conosciuta, che emoziona e sorprende, nella sua lampante modernità.
(Gli attori e il regista ringraziano il pubblico dopo lo spettacolo)